venerdì 10 novembre 2006

Storia della famiglia Barbone



Senza titolo-20 Questa è la testimonianza di un racconto fatto molti anni fa, al nipote che lo trascrive, da Giuseppina,una delle figlie di Matteo:

Intorno al 1830-40 Il papà di Matteo, che si chiamava Michele, occupò un piccolo suolo abbandonato antistante il mare.

Michele morì a 40 anni di polmonite, era un costruttore di barche ed aveva dei fratelli, la mamma di Matteo, era bella e buonissima. Morendo lasciò 4 figli, Matteo, Domenico, Antonio e Maria.
Domenico ebbe 3 figli, Gaetano, Mario e Giuseppina, uno morì nel naufragio della Leonardo da Vinci.

La moglie di Matteo, Anna Scarano, Aveva il papà che si chiamava Pasquale, ed era il segretario di Monsignore Arcivescovo di Manfredonia, e la mamma, Michelina Venditti, si sposò a 13 anni ed ebbe molti figli. Era terribilmente attiva...spesso, brandendo una canna, strillava: " TUTTI IN GINOCCHIO...IL ROSARIO !!! ".

Quando venne costruita la ferrovia ed arrivò il primo treno disse: " Opera diabolica...di tentazione !!! ".

Uno dei figli di Michelina, era il papà di Graziella Cavalli, e un'altra Graziella, bellissima e arditissima, era la mamma di Beverelli.


Quando Michele morì, lasciò un " sottano " con, accanto, l'inizio di una scala per accedere al solaio sovrastante ( quello della Capitaneria ).

Mentre era ancora vivo, Matteo, con il suo denaro, completò la scala e costruì una stanza, ricavando anche una specie di cucinetta.

Man mano, dietro il suolo, vago e di nessuno, venne aggiunto un piccolo WC.

Quella stanza, col balconcino, la chiamavano " la palazzina ".

Alla morte del padre, Michele, i professori dell'Accademia di Belle Arti ( tra cui Palizzi e Morelli ), vista anche la sua bravura, decisero di fare un regalo a Matteo e gli consegnarono il diploma di Professore di disegno. anche se aveva studiato solo per due anni.